Integrated Reporting- “Tell your unique value creation story “

Integrated Reporting- “Tell your unique value creation story “

Il concetto di sostenibilità è entrato prepotentemente nel linguaggio comune, soprattutto in termini ambientali e sociali.

Il termine sostenibilità sottintende uno sforzo proattivo per impedire il degrado di un sistema, è sinonimo di continuità.

“Non ereditiamo il mondo dai nostri padri, ma lo prendiamo in prestito dai nostri figli”.

Il D.lgs n.254 impone alle aziende di grandi dimensioni di pubblicare, unitamente al bilancio, una dichiarazione di carattere non finanziario inerente tematiche ambientali e sociali, piuttosto che legate al rispetto dei diritti umani o alla lotta contro la corruzione.

Il rapporto di sostenibilità, oggetto del D.lgs n.254, è il primo intervento istituzionale nel riconoscere il ruolo delle informazioni non-finanziare, ma non è da confondere con il Report Integrato.

Il Report Integrato è uno strumento di corporate reporting di altra natura che, pur assolvendo all’obbligo imposto dal  D.lgs n.254, introduce un concetto più allargato di sostenibilità, la sostenibilità del business, ovvero sia la capacità dell’azienda di creare valore nel tempo.

“Un Report Integrato consiste in una comunicazione sintetica, che illustra come la strategia, la governance, la performance e le prospettive di un’organizzazione, consentono di creare valore nel breve, medio lungo periodo nel contesto in cui opera”. <IR>

Per citare le parole di Michael Nugent, IIRC Technical Director,  - An integrated report it should “tell a story” - la storia di come l’azienda ha creato e continuerà a creare valore nel tempo.

Per creare valore nel tempo è necessario investire, e fin qui nulla di nuovo.

In questa nuova era del capitalismo la capacità di creare valore è sempre più legata alla propensione ad investire in capitale intangibile, nuovi prodotti, relazione con i clienti, brevetti, competenze, piattaforme di business.

Gli intangible asset, nelle tre dimensioni del capitale umano, strutturale/organizzativo e relazionale, stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante nella capacità aziendale di produrre valore nel presente e nel futuro.

Questo cosa comporta?

Comporta innanzitutto integrare le misure finanziarie con misure di performance non-finanziarie (KPIs) per meglio comprendere il processo di creazione di valore e il contributo imputabile alle risorse intangibili.

È altresì necessario che tutte le informazioni, finanziarie e non finanziarie, siano tra loro collegate per creare una “storia” coerente ed olistica.

I report di sostenibilità non evidenziano come le performance di responsabilità sociale o ambientale siano incorporate nella strategia aziendale e nei processi di creazione di valore, manca la rilevazione delle connessioni con i risultati raggiunti.

L’Integreted Reporting ha il ruolo di coordinare tutte queste informazioni, evidenziando le interconnessioni fra le reali determinanti, tangibili e intangibili, sottostanti la creazione di valore.

Il primo snodo critico, di ordine culturale, è superare la considerazione della sostenibilità come “nemica” della redditività.

Il concetto di spreco tanto caro alla lean thinking dimostra come l’attenzione ai parametri di sostenibilità può avere un impatto positivo sui risultati aziendali.

Eliminare gli sprechi riducendo gli sfridi, la movimentazione, monitorando i consumi energetici, sono di fatto un modo di ridurre i costi ricoprendo anche un ruolo ambientalista.

Altro snodo critico è riconoscere come le non-financial information siano legate al mondo finanziario. Massimo Romano, Head Group Integrated Reporting in Generali Group, definisce queste informazioni  “pre-finanziarie”, in quanto precedono e spiegano come si è raggiunta la  performance di business.
L’Integrated Reporting può essere letto come una sorta di Balance Scorecard evoluto, in cui sono messe in evidenza le interdipendenze dell’apporto dei diversi capitali .

Visto in quest’ottica è intuibile come l’Integreted Reporting riporti il focus sulla strategia e su come tale strategia impatta sulla capacità dell’azienda di creare valore nel tempo.

Deve essere inteso come un  mezzo per ri-porre al centro della governance, dell’amministrazione, la strategia aziendale, per qualsiasi azienda di qualsiasi dimensione, quindi anche per la PMI.

Lo studio “Il Reporting Integrato per le PMI: le Linee Guida del Network Italiano Business Reporting (NIBR),ha evidenziato come il processo di valutazione proprio dell’Integreted Reporting possa risultare facilitato nelle PMI grazie alla snellezza dell’organizzazione e alla facilità strategica. Come spesso accade nelle PMI il passaggio complicato è la consapevolezza e la formalizzazione del processo.

La teoria di Darwin insegna che “Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento”.

L’Integreted  Reporting è lo strumento che dimostra come l’organizzazione reagisce ai cambiamenti emergenti dal business del 21° secolo.

Ada Lazzari