Nel  2016 il MISE – Ministero per lo Sviluppo Economico- ha riconosciuto la figura professionale del controller all’interno della legge 4/2013 , finalizzata a identificare le professioni non-ordinistiche , per le quali non c’è e non ci sarà mai un albo in ottemperanza alla linea europea verso la  liberalizzazione delle professioni

Il passo successivo è stata la normazione della professione con la norma UNI.11618:2016 che definisce i requisiti di conoscenza, competenza e abilità indispensabili per poter svolgere l’attività di controllo di gestione.

Per la stesura della norma ha avuto un ruolo centrale Assocontroller , associazione italiana dei controller a cui il MISE ha riconosciuto la possibilità di rilasciare attestati professionali.

Finalmente anche in Italia il controllo di gestione è riconosciuto come un’attività formale , ben definita con regole, strumenti e metodologie d'implementazione specifiche e non casuali o semplicemente intuitive.

Il che comporta che per svolgere attività di controlling è indispensabile una formazione mirata,  specialistica ed continua.

L’aver conseguito l’abilitazione come dottore commercialista non è presupposto sufficiente per confermare l’abilitazione come professionista in ambito pianificazione e controllo.

Il Dottore Comercialista ha una formazione in linea con il proprio scopo, cioè supportare l’impresa nei confronti del terzi, in particolar modo il fisco.

Il professionista in controllo di gestione ha il ruolo di business partner, ovvero sia deve affiancare l’imprenditore o manager nella definizione e nel raggiungimento degli obiettivi, deve supportare l’imprenditore affinché faccia le scelte economicamente convenienti

Gli imprenditori  decidono sicuramente la direzione, i controller hanno però una corresponsabilità nel raggiungimento degli obiettivi aziendali.

E’ in quest’ottica che deve essere interpretata la norma UNI 11618:2016 e di conseguenza la certificazione di esperto in controllo di gestione.

E’ una certificazione di specialità, così come i chimici si distinguono dai biologi o gli ostetrici dagli infermieri.

Diversamente dalle professioni regolamentate per il controller  non c’è l’obbligo della certificazione, è una libera scelta,che deve essere recepita dall’imprenditore come garanzia di competenza.

Ho deciso di conseguire la certificazione come esperto in controllo di gestione, nonostante siano 20 anni che lavoro in questo settore  , innanzitutto per confermare di avere le conoscenze, competenze e abilità richieste per svolgere al meglio il mio lavoro ed inoltre per distinguermi.

Non sono commercialista, non sono revisore legale ma ho conoscenze, competenze e abilità per accedere al mercato come libero professionista esperto in controllo di gestione.

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