Un amico esperto lean mi disse: Lean non significa anoressico

Un amico esperto lean mi disse: Lean non significa anoressico

Spesso quando si pensa alla lean transformation automaticamente la si identifica come metodologia per la riduzione dei costi, sunto parzialmente vero ma riduttivo ed alcune volte fuorviante.

La comunicazione efficace insegna che per colpire nel segno bisogna individuare i termini che maggiormente sortiscono l’effetto voluto, le keywords e, in un contesto congiunturale come quello attuale, parlare ai manager di riduzione costi è un’assicurazione d’ascolto.

Fra tutti i fondamenti lean quello maggiormente attraente  è sicuramente l’eliminazione degli sprechi, quale sinonimo di riduzione dei costi.

Identificare la lean come un insieme di tecniche o strumenti per eliminare gli sprechi in ottica di riduzione dei costi comporta il rischio di travisare il fine ultimo di una trasformazione lean.

La lean non è un insieme di strumenti da implementare in officina, ma è un paradigma organizzativo alternativo a quello classico.

È una strategia per il raggiungimento del principale obiettivo di qualsiasi realtà, cioè la crescita: liberare risorse da utilizzare per finanziare e sostenere la crescita aziendale.  

La filosofia lean non è tagliare i costi, ma supportare lo sviluppo del business.

Il miglioramento continuo è un concetto imprescindibile  nella lean transformation .

Nelle aziende lean è conosciuto come Kaizen, temine giapponese che nasce dall’unione delle parole “cambiamento” e “miglioramento”.

Il miglioramento continuo implica la progressiva eliminazione degli sprechi con un conseguente aumento di capacità e risorse.

La programmazione delle attività di miglioramento impone al team di predire quali saranno gli impatti economico-finanziari dei cambiamenti, che consistono principalmente nell’avere pianificato nel dettaglio l’uso delle risorse liberate.

L’ottenimento degli obiettivi di crescita dipenderà  da come saranno utilizzate le risorse liberate dai processi di miglioramento.

Ad esempio un’impresa lean si impegna a far si che la mano d’opera resa disponibile non venga eliminata, ma impiegata per crescere il valore per il cliente.. Se la mano d’opera disponibile fosse eliminata verrebbe meno il principio lean del coinvolgimento proattivo degli operatori.

Condizione sostanziale è che la capacità liberata, ore uomo o ore macchina, deve essere utilizzata non per eliminare risorse, ma per incrementare il business.

Spesso chi dice di aver “aver fatto lean e di essere tornato indietro”, ha semplicemente cercato di implementare strumenti lean imparati da manuali, nel tentativo di ridurre il più possibile l’incidenza dei costi in una realtà obsoleta,  rischiando soltanto di diventare anoressici!