Mi sono data una regola

Mi sono data una regola

Ho iniziato a lavorare in un’azienda che progettava e realizzava macchine utensili destinate per lo più a piccole e medie imprese metallurgiche lombarde

Fin da subito ho imparato che con gli imprenditori lombardi, nella fattispecie bresciani, bisogna essere concreti, ovvero sia risolvere i loro problemi, soddisfare le loro specifiche necessità.

La storiella del contadino e del consulente è estremamente stupida, ma sottende una morale comune che ha un pur che minimo fondamento di verità

L’ho constatato sulla mia pelle e non posso negarlo

Spesso i consulenti attivano progetti con il “Copia e Incolla”, senza indagare il reale fabbisogno dell’azienda.

Da qui nasce la mia regola:

Condividere con il cliente il reale fabbisogno per progettare un intervento che sia quantomeno parte di una soluzione:, per cui:

  • Fare “problem setting” ( definizione del problema) prima di parlare di strumenti o anche di soldi.
  • Prototipare lo scenario, o gli scenari raggiungibili

Le regole degli strumenti da applicare sono noti a chi come me si è formata sui libri.

La competenza di risolvere problemi si ottiene formandosi sul campo